Odmianę Gorilla Glue można zaliczyć do jednej z najbardziej rozchwytywanych odmian marihuany w ciągu ostatnich lat. Szczególnie w Stanach Zjednoczonych skąd pochodzi ta odmiana, jednak globalizacja szybko pozwoliła jej na międzynarodową sławę. Nic w tym dziwnego, Gorilla Glue rozsławiła się z dwóch powodów. Po pierwsze, dzięki ogromnej ilości żywicy jaka pokrywa jej topy, a także znaczną część jej liści. Po drugie, z powodu dużej zawartości THC i swojemu działaniu, które wręcz przykleja do fotela. Skąd wzięła się jej nazwa i jak powstała ta odmiana? Zapraszam do przeczytania poniższego artykułu.
Geneza nazwy
Gorilla Glue została stworzona przez GG Strains LLC, firmę uprawiającą medyczną marihuanę w Stanie Nevada. Skąd wzięła się jednak jej nazwa? Powodów, dla których odmiana ta nazywa się tak a nie inaczej są dwa, jednak oba zmierzają ku temu samemu.
Jak już wspomniałem, Gorilla Glue to odmiana wytwarzająca zdumiewającą wręcz ilość żywicy. To sprawia wrażenia jakby topy były pokryte klejem, i tu przechodzimy do sedna, ponieważ Gorilla Glue to w Stanach Zjednoczonych bardzo popularna marka kleju (jak u nas kropelka).
Gorilla Glue zakleja nożyczki podczas trymowania, palce podczas kruszenia i młynki podczas mielenia. Twórcy odmiany zainspirowani nazwą kleju postanowili tak samo nazwać swoją odmianę i stąd wzięła się nazwa Gorilla Glue. Drugi z powodów to wyjątkowo mocne działanie tej odmiany, która działa jak rasowa Indyjka – dosłownie przykleja do fotela niczym klej.
Do sądu przez nazwę
W każdym razie, jak to bywa w Stanach Zjednoczonych, nie obyło się bez procesu sądowego właśnie przez te zapożyczenie nazwy. Firma Gorilla Glue Co. pozwała GG Strains LLC o wykorzystanie ich nazwy handlowej.
Mercato dei marcatori analizzato da Scommezoid
Il mercato dei marcatori nel calcio rappresenta uno degli ambiti più affascinanti e complessi del mondo delle scommesse sportive. Questo segmento ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, attirando l’attenzione sia degli appassionati che degli analisti del settore. La previsione di chi segnerà durante una partita richiede una comprensione approfondita di molteplici fattori che vanno oltre le semplici statistiche. Scommezoid, piattaforma specializzata nell’analisi dei dati sportivi, ha sviluppato metodologie innovative per interpretare questo mercato, offrendo agli utenti strumenti avanzati per orientarsi in un contesto caratterizzato da elevata variabilità e numerose sfumature tecniche.
Evoluzione storica del mercato dei marcatori
Il mercato dei marcatori ha subito una trasformazione significativa nel corso degli anni. Inizialmente limitato alla semplice previsione del marcatore in qualsiasi momento della partita, si è progressivamente diversificato in numerose sottocategorie. Negli anni ’90, quando le scommesse sportive iniziavano a strutturarsi in forma moderna, le opzioni erano limitate. Con l’avvento delle piattaforme digitali nei primi anni 2000, questo mercato ha conosciuto una prima espansione, introducendo varianti come il primo o ultimo marcatore.
La vera rivoluzione è avvenuta nell’ultimo decennio, con l’introduzione dell’analisi dati avanzata e dei modelli predittivi. Sistemi come quello sviluppato da Scommezoid hanno permesso di processare enormi quantità di dati storici, creando correlazioni tra performance individuali, condizioni di gioco e probabilità di segnare. Questa evoluzione ha trasformato un mercato precedentemente basato su intuizioni in uno guidato da modelli matematici sofisticati.
Oggi, le varianti disponibili includono marcatori in intervalli temporali specifici, combinazioni di marcatori multipli e persino previsioni sui marcatori abbinate ad altri eventi della partita. Questa diversificazione riflette la maturazione del settore e la crescente domanda di opzioni di scommessa più articolate e tecnicamente stimolanti.
Metodologie analitiche per la previsione dei marcatori
L’approccio contemporaneo all’analisi dei potenziali marcatori si basa su metodologie multidimensionali che integrano dati quantitativi e valutazioni qualitative. I modelli predittivi più avanzati considerano numerosi parametri: statistiche storiche del giocatore, forma recente, compatibilità tattica con l’avversario, condizioni fisiche e persino fattori psicologici come la motivazione in partite particolari.
Le scommesse sui marcatori richiedono un’analisi particolarmente raffinata poiché influenzate da variabili difficilmente quantificabili. Un esempio emblematico è rappresentato dall’effetto „ex squadra”, dove statisticamente molti giocatori tendono a segnare contro le proprie ex formazioni con frequenza superiore alla media. Scommezoid ha implementato algoritmi che incorporano anche questi fattori apparentemente aleatori, identificando pattern ricorrenti attraverso l’analisi di migliaia di partite.
Un aspetto fondamentale dell’analisi moderna riguarda il contesto tattico. La posizione di un attaccante nel sistema di gioco, le istruzioni ricevute dall’allenatore e le caratteristiche dell’avversario influenzano drasticamente le probabilità di segnare. Gli analisti più esperti valutano anche l’impatto degli schemi su palla inattiva, considerando che circa il 30% dei gol nei principali campionati europei deriva da calci piazzati, rigori o calci d’angolo.
Interpretazione delle quote e value betting
La corretta interpretazione delle quote offerte dai bookmaker rappresenta un elemento cruciale per chi si approccia al mercato dei marcatori. Le quote non riflettono semplicemente la probabilità che un giocatore segni, ma incorporano anche margini commerciali e tendenze di mercato. L’identificazione del „valore” costituisce quindi la vera sfida per gli scommettitori esperti.
Il concetto di value betting nel contesto dei marcatori si basa sull’individuazione di discrepanze tra la probabilità reale che un giocatore segni e quella implicita nelle quote. Quando un bookmaker sottovaluta le chances di un giocatore, si crea un’opportunità di valore. Scommezoid ha sviluppato indicatori specifici che evidenziano queste situazioni, confrontando le probabilità calcolate dai propri modelli con quelle implicite nel mercato.
Un fenomeno interessante riguarda i cosiddetti „marcatori sorpresa” – giocatori con quote elevate che statisticamente segnano con maggiore frequenza di quanto suggerito dalle quote. Difensori centrali specializzati sui calci piazzati, centrocampisti con licenza di inserimento e attaccanti di riserva in partite apparentemente sbilanciate rappresentano categorie spesso sottovalutate dai modelli tradizionali ma potenzialmente redditizie in un’ottica di lungo periodo.
Tendenze attuali e prospettive future
Il mercato dei marcatori sta attualmente evolvendo verso una maggiore granularità e personalizzazione. L’integrazione di dati in tempo reale durante le partite ha aperto la strada alle scommesse live sui marcatori, dove le quote si aggiornano dinamicamente in base all’andamento dell’incontro. Questa evoluzione richiede modelli analitici ancora più sofisticati, capaci di ricalcolare le probabilità in tempo reale.
Un’altra tendenza emergente riguarda l’integrazione di dati di tracking avanzati che monitorano i movimenti dei giocatori, la loro velocità, i pattern di corsa e il posizionamento tattico. Queste informazioni, precedentemente accessibili solo alle squadre professionistiche, stanno diventando disponibili anche per le piattaforme di analisi come Scommezoid, permettendo valutazioni ancora più precise delle probabilità di segnare.
La frontiera più avanzata dell’analisi dei marcatori coinvolge l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Questi sistemi possono identificare correlazioni complesse tra variabili apparentemente non correlate, migliorando costantemente la precisione predittiva attraverso l’elaborazione continua dei risultati. Nel prossimo futuro, ci si attende che questi strumenti possano integrare anche analisi del sentiment sui social media e altri fattori esterni tradizionalmente considerati intangibili.
Il mercato dei marcatori rappresenta un microcosmo affascinante all’interno del più ampio universo delle scommesse sportive, dove convergono analisi statistica, comprensione tattica e valutazione psicologica. L’evoluzione tecnologica e metodologica degli ultimi anni ha trasformato radicalmente l’approccio a questo segmento, rendendo disponibili strumenti analitici sempre più raffinati. Piattaforme specializzate come Scommezoid continuano a innovare in questo campo, combinando big data, modelli matematici e expertise sportiva per offrire interpretazioni sempre più accurate. Per gli appassionati e gli analisti, il futuro promette ulteriori sviluppi, con l’integrazione di nuove fonti di dati e metodologie analitiche che renderanno questo mercato ancora più stimolante da studiare e interpretare.
Gorilla Glue odmiana konopi
Nie podobało się jej kojarzenie ich firmy z konopiami i marihuaną. Poza tym, również w tej branży od kiedy tylko stała się ona legalna obowiązują normy fair play w zakresie brandingu. Jak stwierdził ich prawnik, firma GG Strains celowo wykorzystała nazwę w celu osiągnięcia korzyści, ale również wykorzystywała renomę i reputację firmy.
Jak to wszystko się skończyło? GG Strains musiało zmienić nazwę swoich odmian, oraz dostało zakaz jej dalszego wykorzystywania. Słynne odmiany Gorilla Glue (obecnie jest ich już 5) zmieniły nazwy na GG (1-5).
Top Gorilla Glue 4
Gorilla Glue #4 częściej nazywany jest Original Glue. Najnowsza odmiana, została natomiast nazwana New Glue, jednak nazwa Gorilla Glue tak bardzo „przykleiła” się do genetyki, że niektórzy wciąż jej używają.
Od hermy do legendy, czyli jak powstała Gorilla Glue?
Pewnie wielu z was zdziwi się, gdy powiem wam, iż Gorilla Glue powstała zupełnie przez przypadek. A więc w ogrodzie pewnego amerykańskiego growera o imieniu Joesy Whales jedna z uprawianych przez niego odmian okazała się hermafrodytą, czyli obojnakiem.
Odmiana ta to Chem Sis, która przypadkowo zapyliła odmianę Sour Dubb niszcząc przy okazji całe jego zbiory. Joesy podłamany stratą plonu nawet przez chwilę nie pomyślał, że nasiona z zapylonego przez hermę suszu mogą być cokolwiek warte.
Gorilla Glue odmiana marihuany
Jednak 2 lata później, jego przyjaciel Mardogg postanowił wysiać trochę nasion z zapylonego suszu. Ku jego zdumieniu wyrosło z nich kilka całkiem konkretnych roślin, z czego fenotyp oznaczony numerem #4 okazał się najlepszy.
To właśnie była słynna Gorilla Glue#4 zwana teraz jako Original Glue. Klon niesamowicie szybko zdobył sławę i popularność dzięki swojej wyjątkowej jakości.
Charakterstyka odmiany
Gorilla Glue #4 to hybryda Indica-Sativa o dość szczupłej budowie. Rośnie dość wysoka, a jej liczne odgałęzienia są długie i chude. Zdecydowanie wymagają podparcia by nie łamały się pod swoim ciężarem.
Topy są mocno zbite i mocno pokryte grubą warstwą żywicy. Również liście przytopowe, a nawet część wiatrakowych gęsto pokrywają trichomy. Gorilla od Dinafem to świetna odmiana w kontekście ekstrakcji, dzięki tak dużej ilości żywicy zwrot przy produkcji koncentratów może sięgać nawet 33%, czyli aż 1/3 masy suszu.
Topy Gorilla Glue 4
Bardzo mało odmian pozwala na taką wydajność, dlatego Gorilla Glue jest szczególnie ceniona przez ekstraktorów. Bardzo lubiany jest też jej smak i zapach, mocny dieslowy aromat miesza się z ziemistymi, kwaśnymi i sosnowymi nutami. Smak jest równie intensywny z naciskiem na dieslowo-ziemiste aromaty.
Działanie świetnie relaksuje i odpręża. W większych ilościach powoduje silny efekt „stoned” i twardy głęboki sen. Lubiana jest również przez osoby borykające się z wszelkiego rodzaju bólami. Zdecydowanie posiada szerokie zastosowanie medyczne.
Uprawa Gorilla Glue
Uprawa Gorilla Glue nie sprawia większych kłopotów jednak warto pamiętać o paru aspektach. Po pierwsze, zapach – odmiana ta wymaga naprawdę dobrego filtra węglowego. Zapach jest bardzo intensywny, ciężki i bardzo charakterystyczny, od razu wiadomo co jest jego źródłem.
Po drugie, Gorilla Glue wymaga solidnego wsparcia podczas kwitnienia. Świetnie sprawdza się siatka, kijki bambusowe lub klatki do pomidorów. Uprawiana bez podparcia szybko zacznie się łamać pod własnym ciężarem.
Jej topy nie są szczególnie duże, jednak bardzo zbite i ciężkie. Dla przykładu odmiana automatyczna Gorilla Glue AUTO od Fast Budsmimo sporej ilości genów Indica lubi rosnąć intensywnie w górę, co warto mieć na uwadze wcześniej, zanim zacznie przerastać growboxa. Warto zachować umiarkowanie w nawożeniu, ponieważ odmiana ta szczególnie źle znosi nadmiar nawozów, a nie jest szczególnie żarłoczna.
Uprawa oraz posiadanie konopi indyjskich jest w Polsce zakazane i zagrożone karą grzywny oraz karą pozbawienia wolności. Redakcja nie nakłania do uprawy konopi oraz nie ponosi odpowiedzialności za tego rodzaju działania. Powyższy artykuł został opublikowany wyłącznie w celu edukacyjnym
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